ETF Mercati Emergenti: Guida per i Trader e gli Investitori Italiani

Lukasz Skiba
23 Min lettura

Investire nei mercati emergenti sta diventando di crescente interesse nel mondo dei trader e degli investitori.

I Mercati Emergenti sono quelli che stanno subendo un ampio processo di cambiamento, poiché sono caratterizzati da una forte crescita economica e dal dinamismo dei mercati, e nell’ambito degli investimenti finanziari in Borsa hanno riportato delle performance interessanti. Tra alcuni dei Paesi che fanno parte dei Mercati Emergenti ci sono Cina, Brasile, India, Russia, Messico, Sudafrica ed Arabia Saudita.

In questa guida ai fondi negoziati in borsa (più noti come ETF) che permettono di investire sui Mercati Emergenti, esploreremo alcuni tra i più conosciuti ETF mercati emergenti.

Questo materiale ha solo scopo didattico e non costituisce consulenza in materia di investimenti, analisi finanziaria o una raccomandazione all'acquisto o alla vendita di alcuno strumento finanziario. Il trading comporta rischi e i clienti dovrebbero richiedere una consulenza finanziaria indipendente prima di prendere decisioni di investimento.

ETF Mercati Emergenti - Introduzione ai Mercati Emergenti

In questa sezione introduttiva, copriremo le caratteristiche distintive dei Mercati Emergenti.

Caratteristiche dei Mercati Emergenti

I Mercati Emergenti sono quelli che hanno affrontato o che ancora stanno affrontando una forte trasformazione economica e un processo di sviluppo da un sistema chiuso a un’economia di mercato. Si tratta in genere di Paesi caratterizzati da una forte crescita economica, e da un settore delle esportazioni in sviluppo.

I Paesi Emergenti hanno storicamente registrato tassi di crescita economica più elevati rispetto a molti Paesi sviluppati, come gli Stati Uniti e l'Europa. Tuttavia, potrebbero ancora essere in ritardo in termini di sviluppo economico complessivo e di maturità istituzionale.

I Mercati Emergenti più conosciuti e in crescita da anni sono i Paesi BRIC: Brasile, Russia, India e Cina. Tra gli altri Paesi emergenti e che prevedono una crescita nel lungo termine ci sono Messico, Argentina, Colombia, Corea del Sud, Taiwan, Arabia Saudita, Malesia, Sudafrica ed Egitto.

Oggi esiste il “BRICS”, che è un raggruppamento di economie mondiali emergenti, formato dai Paesi del BRIC, con l'aggiunta di Sudafrica (2010; con il suo ingresso si aggiunge la S al nome), Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Iran (2024), Indonesia (2025).

Questi Paesi condividono una situazione economica in via di sviluppo e abbondanti risorse naturali strategiche, e sono stati caratterizzati da una forte crescita del prodotto interno lordo (PIL) e del peso nel commercio mondiale. 

I mercati emergenti sono spesso percepiti come dotati di un potenziale di crescita più elevato rispetto ai mercati consolidati e alcuni analisti prevedono che la capitalizzazione di mercato legata alle economie emergenti potrebbe crescere in modo sostanziale; tuttavia, ciò rimane incerto e soggetto a vari rischi.

Un ruolo significativo viene attribuito al crescente peso delle esportazioni e alcuni governi attuano programmi nazionali per facilitare il miglioramento delle capacità produttive ed incentivare gli investimenti sostenibili, la costruzione di infrastrutture etc.

Dall’altro lato, la crescita economica di questi Paesi è spesso rallentata da diversi fattori, come l’instabilità politica (come crisi e conflitti), l’incertezza economica, le problematiche legate alle infrastrutture interne, e l’elevata fluttuazione della valuta monetaria locale. Inoltre, le borse di questi Paesi potrebbero non offrire mercati abbastanza regolamentari e liquidi agli acquirenti. Questi mercati spesso non hanno un grado di sviluppo delle istituzioni di mercato e di regolamentazione agli stessi livelli di quelli dei paesi sviluppati.

In ambito finanziario, investire nei mercati emergenti significa cercare opportunità offerte dal processo di trasformazione, modernizzazione e industrializzazione dei paesi emergenti, sebbene i rendimenti non siano garantiti e i rischi restino significativi.

Le economie di questi Paesi sono spesso associate a un potenziale di crescita del PIL più elevato, sebbene i loro risultati a lungo termine restino soggetti a significative incertezze e a significativi rischi.

Quando si prendono in considerazione i singoli Paesi emergenti, è importante riconoscere che ogni Paese ha le proprie caratteristiche e i propri rischi distintivi. Occorre tenere presente la situazione corrente di stabilità politica, il quadro normativo di riferimento, le prospettive di crescita economica, la condizione della valuta locale (con la sua liquidita e volatilità). Altri fattori secondari possono essere le differenze culturali, le pratiche di governance e di sostenibilità e le potenziali barriere all’ingresso, come eventuali embarghi e pratiche sulle esportazioni.

Al momento, non esiste un sistema volto a classificare univocamente le economie emergenti, perché la classificazione dipende dall’obiettivo prefissato, e i criteri considerati potrebbero essere diversi, come i tassi di crescita o i livelli di reddito. Il Fondo Monetario internazionale (FMI) classifica 25 Paesi come mercati emergenti: Arabia Saudita, Brasile, Cile, Cina, Colombia, Corea del Sud, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Grecia, India, Indonesia, Kuwait, Malesia, Messico, Perù, Polonia, Qatar, Repubblica Ceca, Russia, Sudafrica, Taiwan, Thailandia, Turchia e Ungheria.

Invece, la MorganStanley Capital Internazionale (MSI) considera 24 Paesi emergenti.

A riguardo degli Indici, mentre Standard and Poor’s (S&P) include nel suo indice 23 Paesi, il Dow Jones ne considera 22 come Mercati Emergenti.

Gli ETF sui Mercati Emergenti - che vedremo a seguire - di solito si basano su uno di questi indici; pertanto, il singolo investitore dovrà scegliere a quale indice vorrà fare riferimento.

La Classificazione degli ETF Mercati Emergenti

Per comprendere gli ETF dei mercati emergenti, è innanzitutto importante sapere cosa sono gli ETF.

Gli ETF (o Exchange Traded Fund) sono fondi indicizzati negoziati sui mercati finanziari, quasi sempre gestiti passivamente, progettati per replicare la performance di una classe di attività. Ad esempio, possono replicare un indice, una materia prima, un’obbligazione o un paniere di attività come un fondo indicizzato.

Esistono diverse tipologie o categorie di ETF, a seconda dei settori, dei temi, dei Paesi o delle aree geografiche a cui si riferiscono.

Gli ETF sui mercati emergenti fanno parte di quest’ultima classificazione e si concentrano sui titoli o sugli asset dei Paesi dei mercati emergenti. Sono molti gli indici azionari e obbligazionari sui mercati emergenti e alcuni ETF sui mercati emergenti possono investire su una combinazione di geografie, aree geografiche ed economie emergenti, a seconda dell'indice di riferimento.

Le caratteristiche principali degli ETF includono:

Costi di gestione e commissioni ridotti: La gestione passiva e la quotazione in borsa consentono agli ETF di ridurre i costi tipici della gestione attiva e quelli legati alla distribuzione;

Meno complessità: Sono strumenti passivi il cui obiettivo di investimento è replicare la performance dell'indice a cui si riferiscono;

Trasparenza: replicando un indice di riferimento, il prezzo viene aggiornato in tempo reale, in base all'andamento dell'indice di riferimento, e gli investitori sono costantemente informati e consapevoli del profilo rischio/rendimento del proprio investimento e del portafoglio titoli a cui sono esposti;

Flessibilità: Non hanno una data di scadenza e sono quotati in borsa in tempo reale. L'investitore può quindi modulare l'orizzonte temporale di investimento in base ai propri obiettivi;

Diversificazione e liquidità: Attraggono una base di investitori ampia e diversificata, che li utilizza in modi diversi. La varietà di investitori e di utilizzo degli ETF è alla base della liquidità, che potrebbe rappresentare un vantaggio per gli investitori dei fondi.

Nello specifico, gli ETF mercati emergenti sono in genere associati alle seguenti caratteristiche:

❇️ La selezione degli indici e dei titoli azionari in questi mercati richiede un'attenta valutazione del contesto economico, riconoscendo che gli standard di trasparenza possono differire significativamente da quelli delle economie sviluppate;

❇️ I mercati emergenti in genere non hanno lo stesso livello di sviluppo dei mercati sviluppati e ciò si potrebbe tradurre in una maggiore difficoltà per quanto riguarda la negoziazione dei titoli. Ma spesso i diversi ETF dei paesi emergenti, che sono quotati sui mercati locali e ampiamente diversificati, possono rendere più chiara la negoziazione delle quote e la liquidità;

❇️ È possibile diversificare e scegliere su quali ETF dei mercati emergenti operare, a seconda delle proprie preferenze geografiche o di classi di asset.

Più avanti, metteremo in luce anche l’importanza della valutazione del rischio e di quelli che sono i potenziali rischi di investire sugli ETF e su questa specifica tipologia di ETF.

ETF Mercati Emergenti - Indici Benchmark, Società emittenti, Tipo di Replica, & Costi

La maggior parte degli ETF mira a replicare la performance degli indici. Possono seguire gli indici di mercato più diffusi e diffusi, come FTSE MIB, S&P 500 o Nasdaq, oppure concentrarsi su settori o regioni specifici. Nel nostro caso, chi investe in ETF sui Paesi Emergenti prende in considerazione gli indici che replicano le azioni di Paesi o Mercati Emergenti.

Gli esempi di asset sopra riportati sono solo a scopo informativo e non costituiscono una consulenza finanziaria.

Gli ETF in generale replicano un indice in due modi diversi:

  • Replica fisica: Detengono i titoli degli indici che replicano. Esistono due metodi: replica completa, quando detengono tutti i titoli, o replica parziale, nei casi in cui replicano solo alcune parti dell'indice;
  • Replica sintetica: in questo caso, non detengono i titoli dell'indice, ma un derivato finanziario, ad esempio uno swap. Gli ETF basati su derivati offrono la possibilità di negoziare in mercati a cui i fondi a replica fisica hanno più difficoltà ad accedere, come ad esempio i mercati delle materie prime.

Gli ETF, quindi anche quelli sui Mercati Emergenti, vengono emessi da società di gestione del risparmio specializzate che operano la loro azione di replica dell’indice di riferimento.

Gli esempi di asset riportati di seguito sono forniti esclusivamente a scopo informativo e non costituiscono consulenza in materia di investimenti. Gli investitori sono invitati a condurre ricerche indipendenti e a consultare un consulente finanziario prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

Molti degli ETF che investono sui mercati emergenti seguono l'indice MSCI Emerging Markets (indice dei Mercati emergenti), il quale cerca di fornire una rappresentazione più ampia di questi mercati emergenti e misura le prestazioni dei mercati azionari dei Paesi emergenti.

È un Benchmark ampiamente monitorato e fa parte degli indici MSCI (Morgan Stanley Capital International), che provvede a trader e investitori strumenti per valutare le prestazioni dei diversi segmenti del mercato azionario internazionale. La ponderazione maggiore di questo indice è rappresentata dalla Cina, seguita poi da Taiwan, Corea del Sudi, india e Brasile. I settori più influenti sono l’IT informatica e la finanza. Ci sono poi gli ETF specializzati, esempio ETF Brasile o ETF Cina, che investono in uno specifico Paese o Regione emergente.

Gli ETF dei mercati emergenti tengono in considerazione diverse componenti di costo, come il rapporto di spesa e le commissioni di trading, che possono influenzare le performance complessive dell'investimento tra gli altri fattori di mercato.

L'indicatore di costo più rilevante è il TER (acronimo di Total Expense Ratio), che è incluso nel prezzo e nella performance dell'ETF. Si riferisce ai costi e alle spese annuali associate alla gestione e all'operatività di un fondo di investimento, che rappresentano circa l'80%.

Tra i costi non inclusi nel TER, ci sono i costi di transazione e di ribilanciamento; le commissioni relative allo swap e i profitti derivanti dal prestito titoli.

Alcuni ETF Mercati Emergenti

Vedremo ora da vicino alcuni ETF Mercati emergenti, che replicano diversi indici di riferimento e che sono gestiti dalle diverse società emittenti.

Per ciascun ETF verranno evidenziate informazioni tecniche importanti, come la percentuale dei costi di gestione inglobati nell’indice di spesa complessiva (TER), l’ammontare del patrimonio gestito, il tipo di replica dell’indice sottostante e la modalità di funzionamento dei dividendi.

I dati riportati sono quelli che si riferiscono al momento della scrittura dell’articolo, 4 febbraio 2025, e che alcuni di questi dati possono variare col passare del tempo, ad esempio il totale del patrimonio gestito di ciascun ETF.

Gli esempi di asset riportati di seguito sono forniti esclusivamente a scopo informativo e non costituiscono una consulenza finanziaria. Gli investitori sono invitati a condurre ricerche indipendenti e a consultare un consulente finanziario prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. I dati storici di mercato sono presentati a scopo informativo e non garantiscono performance future.

▶️ Amundi Index MSCI Emerging Markets UCITS ETF - EUR (C) (AEEM). Questo ETF dell’emittente Amundi e’ di grandi volumi, con un patrimonio gestito pari a 2.346 mln di Euro, in data di stesura 4 febbraio 2025. Effettua la replica sintetica della performance dell'indice sottostante con uno swap e i suoi dividendi sono accumulati e reinvestiti nell'ETF. Ha un’indice di spesa complessiva (TER) dell’ 0,20 % annuale.

▶️ Franklin FTSE Emerging Markets UCITS ETF (EMERG) replica l’MSCI Emerging Markets ed è interessante notare che questo ETF, molto piccolo con 9 milioni di euro di asset in gestione, è stato recentemente lanciato nell’ ottobre 2024 in Irlanda. Il suo TER annuo ammonta allo 0,11%. Si tratta dell'ETF - al momento - più economico che segue l'indice FTSE Emerging, tramite replica completa.

▶️ JPMorgan BetaBuilders Emerging Markets Equity UCITS ETF è fornito da J.P. Morgan Asset Management e ha un TER che corrisponde allo 0.15%. Questo ETF, con dividendi a distribuzione, è destinato a monitorare - tramite la replica fisica - l’indice Morningstar Emerging Markets Target Market Exposure.

Analisi sulle Performance di alcuni ETF Mercati Emergenti

In questa sezione, dopo aver coperto i concetti di rendimento, performance e patrimonio legati ad un ETF e come funziona il suo rendimento, vedremo da più vicino due tra i più conosciuti ETF sui mercati emergenti - che anche la piattaforma Admiral Markets offre - iShares Core MSCI Emerging Markets IMI UCITS e Amundi Index MSCI Emerging Markets UCITS. Tieni presente che i dati mostrati sono storici e non garantiscono performance future. I mercati sono volatili.

ETF Paesi Emergenti - Il Rendimento e il Patrimonio degli ETF

Per capire come funziona il rendimento degli ETF, come calcolarlo e da quali fattori può dipendere la performance di questi fondi, è fondamentale avere chiaro che il rendimento è il guadagno ottenuto da un investimento in un determinato periodo, di solito espresso come percentuale del capitale investito. La formula che si applica agli investimenti, e anche agli ETF, per calcolare il rendimento è:

Rendimento = (profitto/capitale investito) x 100.

A differenza dei fondi a gestione attiva, gli ETF non hanno l’obiettivo di sovraperformare il mercato con i loro rendimenti, ma, replicando un indice sottostante, mirano ad ottenere quasi lo stesso rendimento dell’indice che replicano.

Il rendimento medio di un ETF può dipendere in genere da due fattori: le prestazioni dell’indice monitorato e i costi degli ETF. Altri fattori che possono essere presi in considerazione sono la classe di asset, il periodo e la strategia di investimento.

Inoltre, diversificare il portafoglio investimenti e stabilire un orizzonte temporale di investimento a lungo termine potrebbe contribuire a mitigare i rischi.

Sono diversi i fattori che possono influenzare il rendimento complessivo di un ETF:

  • I costi dell’investimento. Il costo più rilevante è il TER o “total Expense Ratio” annuale, che può dare all’investitore un’idea iniziale di confronto tra i diversi ETF; ma anche gli altri costi associati (come i costi di transazione e di intermediazione, ad esempio lo spread), anche se hanno minore influenza, possono contribuire a cercare di ridurre il rendimento. In genere, i TER dei principali ETF, come abbiamo visto anche negli ETF mercati emergenti sopra, oscillano tra lo 0,15 % e lo 0.25 %, ma per le Borse di alcuni Paesi emergenti possono arrivare fino a circa lo 0,5 %.
  • Le imposte a cui gli ETF possono essere soggetti. Come afferma la fonte del sito web ufficiale del Dipartimento italiano delle Finanze def.finanze.it, nel quadro legislativo italiano gli investitori privati italiani sono tenuti a pagare una ritenuta di acconto del 26 % sulle plusvalenze. In caso di domande, si prega di contattare il proprio consulente fiscale oppure l'ufficio delle tasse;
  • L’inflazione, cioè l’aumento dei prezzi rispetto ad un periodo di misurazione anteriore, di solito influenza il rendimento di un ETF. Se i prezzi aumentano e il denaro perde valore e potere di acquisto, di conseguenza: maggiore è la perdita del potere di acquisto del denaro, minore in genere è il rendimento di un investimento, e quindi dell’ETF in questione. L'inflazione riduce sia il rendimento dell'investimento che il potere di acquisto dell’investimento iniziale e ciò vale anche per le prestazioni dell’ETF, che diminuiranno. Uno dei vantaggi degli ETF rispetto ad altre forme di investimento è che operare sugli ETF nel lungo termine potrebbe aiutare a contrastare l’inflazione.

Ricorda che, indipendentemente dal fatto che si tratti o meno di ETF sui mercati emergenti, il trading è altamente speculativo e comporta un rischio di perdita significativo. Pur offrendo potenziali opportunità, comporta anche un'elevata volatilità e il trading con leva finanziaria può amplificare sia i guadagni che le perdite. Gli investitori al dettaglio dovrebbero comprendere appieno questi rischi prima di fare trading.

Analisi Performance di ETF Mercati Emergenti

Di seguito, verranno esaminate le performance e i rendimenti passati di uno degli ETF più noti attualmente operativi nei mercati emergenti.

L'esempio di asset riportato di seguito viene fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce nessuna consulenza in materia di investimenti. Gli investitori sono invitati a condurre ricerche indipendenti e a consultare un consulente finanziario prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

Si prega di notare che le situazioni storiche di mercato sono presentate a scopo puramente informativo e non garantiscono performance future. I mercati sono volatili.

I dati mostrati si riferiscono al momento della stesura dell'articolo, il 4 febbraio 2025.

Di seguito, è riportato un grafico TradingView sulle performance passate dell'ETF Amundi Index MSCI Emerging Markets UCITS ETF(AEEM), su time frame settimanale negli ultimi cinque anni.

Possiamo notare un andamento altalenante del prezzo di questo ETF, che ha avuto per esempio una ricaduta nell’Agosto 2024, a circa 4600 EUR, per poi progressivamente risalire a fine settembre/inizio ottobre 2024, a circa 5300 EUR. Da quel momento si è più o meno assestato, con leggere fluttuazioni di prezzo. I dati mostrati sono storici e non garantiscono performance future. I mercati sono volatili.

Fonte: TradingView, Amundi Index MSCI Emerging Markets UCITS ETF (AEEM), grafico a 5 anni, settimanale. Intervallo di date: 4 maggio 2020 - 5 maggio2025. Data di acquisizione: 7 maggio2025. Le performance passate non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. 

Secondo la fonte di Borsa italiana, le performance di questo ETF - nel momento di scrittura, il 5 febbraio 2025 - sono cresciute del + 10.80 % negli ultimi 6 mesi, del 19 % nell’ultimo anno. Le situazioni storiche del mercato vengono presentate a solo scopo didattico e non garantiscono performance future.

La panoramica del rischio - in data di stesura 4 febbraio 2025 – mostra la volatilità a 1 anno a circa il 13, 33%, ma è scesa rispetto a quella a 3 anni del 15,11% e a 5 anni (16,88%); così come il rendimento per rischio è lievemente inferiore, rispettivamente a 1,34 (a 1 anno), 0, 14 (a 3 anni) e a 0,21 (a 5 anni). I dati mostrati sono storici e non garantiscono performance future. I mercati sono volatili.

La ripartizione dell’indice è interessante. Nel periodo di inizio Aprile 2025 - quella settoriale mostra che prevalgono i settori di informazione tecnologica e finanziari a circa il 24 %, mentre la ripartizione per valute vede primeggiare il dollaro di Hong Kong (HKD) e quello di Taiwan, seguito dalla rupia Indiana (INR). Quella geografica vede in maggioranza la Cina, seguita da Taiwan e India.

Admiral Markets offre diverse risorse formative ai trader e agli investitori che vogliono saperne di più sugli ETF mercati Emergenti, attraverso il nostro ampio materiale formativo online, come ebooks, webinars e corsi online. Il trading non è adatto a tutti. È altamente speculativo e comporta un rischio significativo di perdita. Scopri di più con le “Risorse Educative” Admiral Markets!

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ETF Mercati Emergenti - Approfondimenti su ETF Mercati Emergenti

Di seguito, verranno fornite alcune considerazioni che potrebbero essere utili ai trader ETF mercati emergenti per comprendere meglio il funzionamento degli ETF sui Mercati Emergenti.

La Valutazione del Rischio e del Rendimento

È stato compreso che l'investimento nei mercati emergenti non offre solo potenziali opportunità, ma anche significativi potenziali rischi.

Volatilità e/o fluttuazioni dei prezzi di mercato: Il prezzo degli ETF può fluttuare e questa volatilità può portare a possibili discrepanze di prezzo. Gli ETF che puntano a un piccolo paniere di titoli o a una nicchia, come una specifica regione, possono essere soggetti a una maggiore volatilità di mercato e ai rischi specifici ad essa associati, come il rischio di potenziale perdita di capitale;

Errori di tracciamento: Si tratta di una misura del costo dello strumento come deviazione dalla performance netta dell'indice di riferimento. È possibile che alcuni ETF possano incorrere nel rischio di imprecisioni nel tracciamento, il che significa che i prezzi delle azioni potrebbero non replicare accuratamente i prezzi reali delle classi di attività o degli indici sottostanti;

Commissioni di intermediazione: I trader pagano commissioni di intermediazione quando acquistano o vendono azioni dell'ETF. Di conseguenza, una maggiore frequenza di trading può comportare costi di transazione più elevati, il che potrebbero influire sui rendimenti complessivi.

Sui limiti specifici degli ETF sui Mercati o Paesi Emergenti, è importante sottolineare che:

❎ Le prestazioni delle imprese che operano nei mercati emergenti sono correlate alle performance dell'economia e del commercio mondiali. La diversificazione presentata dai mercati emergenti spesso non è sufficiente a proteggersi dalla volatilità che di solito colpisce prima le economie più deboli che quelle più sviluppate. Le forti fluttuazioni di valore e la volatilità degli ETF di questi mercati può essere più elevata a causa di diversi fattori, come l’instabilità politica, l’incertezza economica e l’elevata fluttuazione della valuta monetaria dello specifico Paese;

La concentrazione geografica o per settori. Parecchi ETF sui mercati emergenti son concentrati su poche geografie principali - ad esempio al Russia o la Cina - e riflettono la diversificazione settoriale delle economie in cui investono. Ciò potrebbe causare un’eccessiva correlazione con la performance di certi settori, ad esempio quello delle materie prime;

❎ Nei mercati emergenti è particolarmente comune che i mercati dei capitali siano regolamentati in modo diverso rispetto ai paesi industrializzati e ciò potrebbe aumentare i rischi di un investimento.

È fondamentale che, quando prendono in considerazione gli ETF su cui investire, i trader siano consapevoli di diversi fattori, come il rendimento di questi ETF sui mercati emergenti nei diversi orizzonti temporali e del profilo rischio/rendimento dell’investimento.

Ricorda che, indipendentemente dal fatto che si operi o meno su ETF mercati emergenti, ogni strategia di trading comporta rischi intrinseci. I trader dovrebbero valutare attentamente la propria tolleranza al rischio e considerare l'utilizzo di ordini stop-loss, il dimensionamento delle posizioni e strumenti di gestione del rischio per ridurre al minimo le potenziali perdite.

Alcune Considerazioni sugli ETF Mercati Emergenti

Sotto, vengono riportate alcune considerazioni utili su come definire una strategia di investimento negli ETF Mercati Emergenti:

  • I trader dovrebbero definire chiaramente i propri obiettivi di investimento e l'orizzonte temporale per determinare in modo appropriato la percentuale di esposizione ai mercati emergenti nel proprio portafoglio;
  • Cercare di diversificare: Gli ETF Paesi Emergenti possono fare parte di un portafoglio diversificato mirato a ridurre il rischio complessivo;
  • Possono effettuare ricerche approfondite e valutare: Prima di investire su uno o più ETF sui mercati emergenti, è importante condurre una ricerca approfondita sui fondi che stanno prendendo in considerazione, comprese le performance passate, le spese, la strategia di investimento e la composizione del portafoglio.
  • Dovrebbero monitorare regolarmente: Poiché il settore dei mercati emergenti è dinamico e in continua evoluzione, è fondamentale che i trader restino aggiornati sulle ultime notizie e sulle tendenze attuali e passate e monitorino regolarmente gli ETF dei mercati emergenti nel loro portafoglio.

Che si tratti o meno di ETF, il trading è altamente speculativo e comporta un rischio di perdita significativo. Pur offrendo potenziali opportunità, comporta anche un'elevata volatilità e il trading con leva finanziaria può amplificare sia i guadagni che le perdite. Gli investitori al dettaglio dovrebbero comprendere appieno questi rischi prima di fare trading.

Conclusioni sugli ETF Mercati Emergenti

In questa guida sugli ETF Mercati Emergenti, dopo aver appreso quali sono le caratteristiche distintive dei Mercati e dei Paesi Emergenti più noti, abbiamo coperto benefici e rischi di questi ETF, e i concetti di indice benchmark, di TER e costi e di rendimento.

Inoltre, sono state esaminate le performance passate di alcuni ETF sui mercati emergenti. Ricorda che le situazioni storiche del mercato sono presentate a solo scopo didattico e non garantiscono performance future.

In sintesi, investire sugli ETF dei mercati emergenti può offrire a trader e a investitori un'esposizione più ampia per diversificare il proprio portafoglio, il che può aiutare a gestire il rischio, offrendo al contempo opportunità di potenziali rendimenti.

Allo stesso tempo, comportano rischi significativi, tra cui la volatilità e le forti fluttuazioni dei prezzi, spesso causate dall'instabilità economica e politica o dall'elevata fluttuazione della valuta monetaria di specifici Paesi o Mercati emergenti.

Il Trading di ETF Mercati Emergenti, così come il trading in generale, comporta un livello di rischio elevato e non è adatta a tutti gli investitori. Ogni strategia di trading comporta un rischio intrinseco. I trader dovrebbero valutare attentamente la propria tolleranza al rischio e considerare l'utilizzo di ordini stop-loss, il dimensionamento delle posizioni e strumenti di gestione del rischio per minimizzare le potenziali perdite.

Potrai esplorare l'universo degli ETF e dei mercati emergenti e accedere alle risorse formative di Admiral Markets tramite un ampio materiale di formazione online, come e-book, webinar, articoli, tutorial e corsi online per saperne di più sul trading di ETF e sul trading in generale.

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