Il dollaro USA resta al top in attesa della riunione del FOMC
Il dollaro USA si mantiene forte in vista dell'atteso rialzo dei tassi di interesse da parte del FOMC mercoledì, mentre il sentiment dei mercati azionari si è risollevato dopo che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che la pandemia COVID-19 è "finita" e che l'inflazione sarà domata.
Si prevede che il 21 settembre la Federal Reserve aumenterà il tasso di riferimento di almeno lo 0,5%, con una forte probabilità dello 0,75%. L'attuale livello di riferimento per i tassi di interesse è del 2,5% e si prevede che salirà a oltre il 4% entro l'inizio del 2023. L'inflazione è scesa leggermente a luglio, ma ha recuperato terreno ad agosto, il che significa che la Federal Reserve continuerà molto probabilmente a restringere la politica monetaria negli Stati Uniti.
Sebbene gli Stati Uniti siano in recessione tecnica, il mercato del lavoro è solido e il modello di ripresa post-pandemia mostra picchi di crescita che faticano a superare i problemi di inflazione. Si tratta di un fenomeno globale sottolineato dai forti aumenti dei prezzi del greggio. Sebbene questi si siano attenuati nelle ultime settimane, nell'attuale clima di forza del dollaro USA, i tassi di cambio per il combustibile fossile denominato in dollari rappresentano un ostacolo considerevole per l'acquisto o la vendita di greggio.
La decisione della banca centrale più aggressiva del mondo, mercoledì, è seguita da quella della banca centrale più cauta, giovedì. La Banca del Giappone (BoJ) ha mantenuto una politica monetaria flessibile durante le turbolenze sui mercati dei tassi d'interesse iniziate alla fine del primo trimestre. Si prevede che il 22 settembre la BoJ manterrà il suo tasso di riferimento al livello di meno 0,1%.
Per quanto tempo la BoJ potrà rimanere accomodante? L'economia giapponese ha iniziato a sventolare la bandiera rossa dell'inflazione, che ad agosto ha raggiunto il picco di 31 anni del 2,8%, un livello relativamente alto per il Paese asiatico, che di solito lotta contro i bassi tassi di inflazione. Questo potrebbe spingere la BoJ a iniziare ad alzare i tassi di interesse in un contesto di crescita del PIL relativamente stabile, l'ultima volta al livello del 3,5% nel secondo trimestre. Qualsiasi segnale da parte della BoJ che indichi che la banca centrale sta prendendo in considerazione un restringimento della politica monetaria potrebbe far muovere le coppie di valute JPY.
Infine, per quanto riguarda i principali eventi di trading di questa settimana, il presidente della Banca centrale europea (BCE) Christine Lagarde terrà un discorso in giornata. Se il discorso dovesse indicare che la BCE ha in programma un corso più aggressivo in futuro, le coppie di valute EUR potrebbero risentirne.
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