L'euro recupera terreno in vista della pubblicazione dei dati sull'occupazione negli USA
I ribassisti dell'USD hanno fiutato i punti deboli dell'economia e l'EUR ha recuperato terreno in vista dei dati sull'occupazione negli Stati Uniti nel corso della settimana, mentre i prezzi spot dell'oro sono saliti.
La corsa del dollaro USA è stata piuttosto lunga da quando la Federal Reserve ha iniziato ad alzare i tassi di interesse nel secondo trimestre. L'indice del dollaro USA ha raggiunto un picco a fine settembre, grazie al sentiment rialzista sulla valuta. Tuttavia, quando i trader hanno recepito l'ultima retorica orientata verso un approccio aggressivo e le previsioni economiche negative della banca centrale statunitense, l'USD è diventato più vulnerabile ai dubbi sullo stato di salute dell'economia americana.
Giovedì 6 ottobre verrà pubblicata la variazione occupazionale ADP di settembre. Si prevede che l'indicatore sia salito da 132K in agosto a 200K in settembre. Finora, quest'anno, la tenuta del mercato del lavoro ha sostenuto il sentiment del dollaro USA, a fronte di una notevole incertezza economica relativa a tassi d'inflazione elevati e a una recessione tecnica. Eventuali delusioni nei risultati del comunicato ADP potrebbero avere un impatto sproporzionato sul sentiment nei confronti del dollaro USA. D'altra parte, se ci saranno sorprese al rialzo, questo potrebbe sostenere il dollaro statunitense.
L'annuncio dell'ADP sarà seguito dai risultati dei salari non agricoli (NFP) di settembre venerdì 7 ottobre. Il mercato sta ancora formando il consenso sui dati NFP dopo che la Federal Reserve ha avvertito di una perdita di circa 1 milione di posti di lavoro se la recessione negli Stati Uniti dovesse peggiorare. Mentre i rischi aumentano per l'USD, un altro fattore è la prossima mossa della Federal Reserve all'inizio di novembre, quando si prevede che la banca centrale continuerà il suo percorso aggressivo e aumenterà i tassi di interesse verso l'obiettivo del 4,4% entro la fine dell'anno.
Tra le altre notizie di trading, la Reserve Bank of Australia (RBA) ha aumentato la propria guidance sui tassi di interesse di uno 0,25 punti percentuali, inferiore alle attese, portandola al 2,6%. Il governatore della RBA, Philip Lowe, ha citato come motivo del rallentamento un aumento sostanziale dei tassi di interesse in un breve periodo.
Tra le altre notizie importanti della settimana vi è la decisione sui tassi di interesse della Reserve Bank della Nuova Zelanda (RNBZ) di domani, mercoledì 5 ottobre. Si prevede che la banca centrale aumenterà il tasso di riferimento dal 3% al 3,5%. Eventuali sviluppi inattesi potrebbero muovere le coppie di valute del NZD.
Infine, mercoledì 5 ottobre verrà pubblicato l'indice ISM Services Purchasing Managers (PMI) per il mercato statunitense. Si prevede che l'indicatore sia sceso a 56 a settembre rispetto ai 56,9 di agosto.
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