Aumentano i rischi per il USD a causa del rallentamento della crescita

I rischi aumentano per il dollaro USA dopo che i dati sul settore manifatturiero di settembre hanno mostrato una contrazione dell'occupazione e dei nuovi ordini in un contesto di inflazione elevata e tassi di interesse in aumento.

Il PMI manifatturiero di settembre dell'Institute for Supply Management (ISM) è sceso da 52,8 in agosto a 50,9 in settembre. L'indicatore è ancora in territorio di crescita, ma al ritmo più lento dall'inizio della pandemia COVID-19 all'inizio del 2020.

Dato che il settore manifatturiero statunitense è il secondo più grande al mondo dopo la Cina e che la stretta monetaria sta mettendo sotto pressione l'accesso al capitale, è fondamentale osservare gli sviluppi in quest'area. Se il settore manifatturiero dovesse subire una contrazione generale nel quarto trimestre, si rafforzerebbero i problemi di crescita del PIL per l'intero anno.

L'aumento dei prezzi delle materie prime utilizzate nel settore manifatturiero, come l'alluminio, il nichel e il petrolio greggio, ha influito sulla crescita industriale anche in altri mercati, ma con modalità diverse. Gli esportatori di materie prime come l'Australia hanno guadagnato grazie alla forte domanda e alle forniture più limitate dovute a fattori geopolitici. La forza del mercato australiano delle esportazioni sarà resa nota domani, 6 ottobre, con la pubblicazione della bilancia commerciale di agosto, su base mensile. Si prevede che il valore di riferimento sia cresciuto dagli 8,733 miliardi di luglio ai 10,5 miliardi di agosto.

La Reserve Bank australiana ha aumentato i tassi di interesse, ma a un ritmo più lento rispetto alla Federal Reserve statunitense, il che significa che l'AUD è più debole rispetto al dollaro USA. Questo riduce l'ostacolo del tasso di cambio per l'acquisto di materie prime esportate dall'Australia e può contribuire a sostenere il volume del trading.

Oltre agli esportatori, sul fronte dei consumatori sembra che tutti si stiano lamentando degli alti prezzi retail. Il 6 ottobre l'Eurozona pubblicherà il rapporto sulle vendite al dettaglio per il mese di agosto, quindi ci sarà un momento di verità per i consumatori del blocco. Su base annua, si prevede che le vendite al dettaglio siano diminuite dal meno 0,9% dell'agosto 2021 al meno 1,7% dell'agosto 2022. La Germania, la maggiore economia dell'Eurozona, pubblicherà il rapporto sulle vendite al dettaglio venerdì 7 ottobre. Si prevede che l'indicatore si sia abbassato a meno 5,1% nell'agosto 2022 da meno 2,6% nell'agosto 2021.

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