Il 2020 si è concluso con Wall Street ai massimi storici

Gennaio 04, 2021 14:33

Il 2020 sarà ricordato come l'anno del blocco e dell'incertezza dovuta alla crisi globale causata dalla pandemia di Coronavirus iniziata a febbraio. 

La paura e l'incertezza di questa situazione ha causato forti cali nei mercati azionari e nel settore petrolifero a causa delle chiusure avvenute praticamente in tutti i paesi del mondo, generando forti cali del PIL insieme ad una forte distruzione di posti di lavoro in tutto il mondo, anche se la situazione stava migliorando grazie ai diversi programmi di stimolo realizzati da diversi paesi e organizzazioni internazionali per cercare di alleviare questa crisi.

La speranza è arrivata nel mese di novembre, dopo che i risultati positivi dei vaccini in sviluppo sono stati resi pubblici, insieme all'inizio del processo di vaccinazione nel mese di dicembre con l'approvazione della FDA, dell'Unione Europea e del Regno Unito.

Nonostante ciò, la performance positiva dei principali indici borsistici nel 2020, alcuni dei quali hanno raggiunto i massimi storici, è un'altra indicazione del disaccoppiamento tra l'economia reale e i mercati finanziari. Se analizziamo la situazione in modo approfondito, possiamo notare che le economie sono state fortemente influenzate dagli aiuti pubblici, dai bassi tassi di interesse e dalle politiche di iniezione di liquidità attraverso l'acquisto di debito da parte delle banche centrali. Possiamo quindi osservare un drammatico aumento del livello del debito nazionale in vari Paesi, rendendo i livelli di indebitamento molto impegnativi.

D'altra parte, il 2020 ci ha anche lasciato un accordo tra l'UE e il Regno Unito per quanto riguarda il commercio futuro, il che significa che possiamo finalmente porre fine a questo problema che sembrava una storia senza fine dal referendum del Regno Unito nel 2016.

Se ci concentriamo sugli indici statunitensi, possiamo notare che l'anno scorso l'SP500, l'NQ100 e il DJI30 hanno chiuso l'anno con punte record, con aumenti annuali rispettivamente del 15,5%, 43,4% e 6,6%.

Il grande protagonista è stato senza dubbio il NASDAQ, grazie alle forti performance dei titoli tecnologici, come Apple, Amazon e Tesla. A fine marzo, dopo le brusche cadute all'inizio della pandemia, aveva raggiunto i minimi annuali di circa 6.640 punti. Da questo minimo, c'è stato un incredibile rally rialzista che ha portato, non solo a registrare un massimo storico, ma anche a sfiorare i 13.000 punti.

Nonostante i livelli di ipercomprato che possiamo vedere nell'indicatore stocastico, la tendenza al rialzo sembra intatta, con le sue 3 medie mobili al rialzo e il prezzo ripetutamente sostenuto dalla sua media di 18 sessioni in nero. Finché il prezzo non perde il suo precedente livello di resistenza, che ora funge da principale livello di supporto (linea rossa sotto), non ci aspettiamo un'ulteriore correzione.

Fonte: Admiral Markets MetaTrader 5 Supreme Edition piattaforma MetaTrader 5 Supreme Edition grafico giornaliero NQ100 (dal 4 ottobre 2019 al 4 gennaio 2021). Assunto il 4 gennaio 2021. Nota: la performance passata non è un indicatore affidabile dei risultati futuri o della performance futura.

Nel 2016, l'NQ100 è aumentato del 5,89%, nel 2017 del 31,52%, nel 2018 dell'1,04%, nel 2019 del 37,96% e nel 2020 del 43,4%.

Se spostiamo l'attenzione sull'Europa, possiamo vedere come il DAX30 sia cresciuto di circa il 3,6% lo scorso anno, portando l'indice tedesco ai massimi storici. Altri indici, come l'Euro Stoxx, il CAC40, l'IBEX35 e l'FTSE100, hanno perso rispettivamente circa il 5,1%, il 7,1%, il 15,5% e il 14,3%, nonostante abbiano subito forti rialzi anche a seguito delle perdite subite all'inizio della pandemia.

Se guardiamo il grafico giornaliero qui sotto, possiamo notare che la tendenza al rialzo ha preso un nuovo impulso dopo la rottura definitiva del suo precedente livello di resistenza (verde) dal forte movimento laterale che ha preso durante la seconda metà dell'anno. La rottura di questa resistenza l'ha portata a superare il suo precedente massimo storico.

Fonte: Grafico giornaliero DAX30 della piattaforma Admiral Markets MetaTrader 5 Supreme Edition (dal 22 agosto 2019 al 4 gennaio 2021). Assunto il 4 gennaio 2021. Nota: la performance passata non è un indicatore affidabile dei risultati futuri o della performance futura.

Nel 2016 è cresciuto del 6,87%, nel 2017 del 12,51%, nel 2018 ha perso il 18,26%, nel 2019 è cresciuto del 25,48% e nel 2020 è aumentato del 3,6%.

 

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