Principali eventi di trading da Australia, UE e USA
Questa settimana è ricca di importanti notizie di trading dall'Australia, dall'UE e dagli Stati Uniti, a partire dalla decisione odierna della Reserve Bank australiana (RBA) sui tassi di interesse.
Come previsto, la RBA ha aumentato il tasso di interesse di riferimento dall'1,85% al 2,35% per controllare l'aumento dell'inflazione. Il tasso di inflazione australiano ha raggiunto il 6,1% a luglio, ben al di sopra dell'obiettivo medio del 2%. Dopo aver aumentato i tassi d'interesse per il quinto mese consecutivo, la banca centrale conta su un mercato del lavoro forte e su una crescita sana del settore delle esportazioni, fondamentale per sostenere il mercato dei mutui. A luglio, il tasso di disoccupazione australiano è sceso al 3,4%, con un aumento del 15% delle esportazioni e un robusto avanzo delle partite correnti di 18,3 miliardi di dollari australiani.
Il rialzo dei tassi di interesse della RBA è seguito dall'ultima lettura del Prodotto Interno Lordo (PIL) australiano, prevista per domani 7 settembre. Si prevede che la crescita economica nel secondo trimestre sia salita all'1% dallo 0,8% del primo trimestre. Se il benchmark si dovesse rivelare in linea con le aspettative, potrebbe sostenere l'AUD e il sentiment degli investitori. In caso contrario, potrebbe verificarsi un effetto opposto sulla fiducia e sul cross valutario AUD.
Venerdì 9 settembre, si prevede che la bilancia commerciale australiana di luglio sia scesa a 14,5 miliardi di AUD da 17,67 miliardi di AUD di giugno. La tempistica di questa pubblicazione è delicata, poiché il settore delle esportazioni rappresenta una parte significativa della crescita dell'Australia.
Un altro evento in rosso arriva dagli Stati Uniti nel corso della giornata, quando l'indice ISM Services Purchasing Managers Index (PMI) di agosto fornirà indicazioni sullo stato di salute di uno dei settori più importanti dell'economia. Si prevede che i risultati del PMI siano scesi dal 56,7 di luglio al 55,5 di agosto. Se i risultati effettivi risultassero inferiori alle attese, potrebbe esserci un impatto sui cross valutari del dollaro USA, in quanto potrebbero riemergere i timori di recessione.
I trader dell'euro si preparano alla lettura del PIL dell'Eurozona il 7 settembre. Negli ultimi giorni la moneta unica dell'Unione europea ha subito una pesante batosta, scendendo ai minimi di 20 anni sotto la parità con l'USD. Poiché gli investitori sono cauti riguardo alla situazione energetica dell'UE, molto dipende dal fatto che il PIL raggiunga le aspettative di crescita del 3,9% su base annua.
Il calo dei prezzi spot del greggio rappresenta un'inversione di tendenza e un punto di forza per l'economia dell'Eurozona, dopo che i timori per le forniture hanno gonfiato i costi energetici per gran parte dell'anno. Tuttavia, le forniture di gas naturale dovrebbero essere molto più limitate, dopo che il gasdotto Nord Stream 1 dalla Russia all'UE è stato chiuso in seguito al peggioramento delle relazioni tra le due regioni.
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Questo materiale non contiene e non deve essere interpretato come un consiglio di investimento, raccomandazioni di investimento, un'offerta o una sollecitazione di transazioni in strumenti finanziari. Tali analisi di trading non sono un indicatore affidabile per qualsiasi performance attuale o futura, in quanto le circostanze possono cambiare nel tempo. Prima di prendere qualsiasi decisione di investimento, si dovrebbe chiedere consiglio a consulenti finanziari indipendenti per assicurarsi di comprendere i rischi connessi.
