La sterlina fronteggia il dollaro statunitense in presenza di nuovi dati sull'inflazione

Ottobre 19, 2022 12:11

La sterlina affronta il peso massimo dell'USD grazie ai nuovi dati sull'inflazione pubblicati questa mattina.

Con il dollaro USA ai massimi dal 2000, la valuta ha alimentato le pressioni inflazionistiche nella maggior parte dei Paesi.

Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), dall'inizio del 2022 il dollaro USA si è apprezzato del 22% rispetto allo yen e del 13% rispetto all'euro a causa dell'aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti. Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), per ogni 10% di aumento del dollaro rispetto a una valuta, si aggiunge circa l'1% al tasso di inflazione. Questo perché il 40% del commercio mondiale è denominato in dollari e circa il 50% di tutti i prestiti transfrontalieri e dei titoli di debito globali sono in dollari.

La sterlina non fa eccezione e dall'inizio dell'anno ha registrato una tendenza al ribasso rispetto all'USD. Sebbene non si possa prevedere il futuro, se l'inflazione dovesse rimanere a livelli elevati negli Stati Uniti e nel Regno Unito, è probabile che le valute continuino a far parte della dinamica dei differenziali dei tassi d'interesse.

Su base annua, l'inflazione nel Regno Unito è salita al 10,1% a settembre rispetto al 9,9% precedente, leggermente superiore alle previsioni.

In altre notizie di trading, la Banca del Canada rilascerà un aggiornamento sui tassi di inflazione nel corso della giornata. Si prevede che l'inflazione complessiva sia scesa dal 5,8% di settembre 2021 al 5,6% di settembre 2022. Eventuali sorprese al rialzo o al ribasso potrebbero far muovere le coppie di valute del CAD.

Giovedì 20 ottobre verranno pubblicati i dati sulla variazione dell'occupazione in Australia. Il mercato del lavoro australiano, che si prevede sia sceso da 33,5 mila unità in agosto a 25 mila unità in settembre, è in crisi al punto che il settore industriale del Paese sta sentendo la pressione e sta cercando di attrarre lavoratori dall'estero.

Sempre giovedì, si prevede che l'indice di fiducia dei consumatori del Regno Unito per il mese di ottobre sia peggiorato da meno 49 a meno 52. Qualsiasi imprevisto nei risultati effettivi potrebbe far muovere le coppie di valute della sterlina.

Infine, per quanto riguarda gli eventi economici in rosso di questa settimana, osserviamo i dati sul tasso di inflazione del Giappone per il mese di settembre. Precedentemente al livello del 3% per settembre 2021, l'inflazione annualizzata dovrebbe essere salita al 3,2% nello stesso periodo di quest'anno. L'inflazione complessiva è prevista al 3% per il mese di settembre di quest'anno, rispetto al 2,8% dello stesso mese dell'anno scorso.

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Sarah Fenwick
Sarah Fenwick Autore testi finanziari

Sarah Fenwick ha una formazione in giornalismo e nei media. Ha lavorato come corrispondente delle notizie sulla borsa svizzera ed esercita la professione di giornalista finanziaria ed economica da 15 anni.