Il prezzo del petrolio si riprende dopo le pesanti perdite di ieri. Miraggio o tendenza?
Il prezzo del petrolio ha registrato leggeri aumenti stamattina dopo le brusche cadute con cui ha aperto la settimana a causa dell'aumento delle restrizioni di mobilità per affrontare la nuova ondata incontrollata di Covid-19. I futures Brent, il punto di riferimento in Europa, sono saliti dello 0,5% alle 10:30 (CET) e hanno raggiunto nuovamente i 41 dollari al barile. I futures del greggio americano WTI sono aumentati di circa lo 0,6% nello stesso periodo, raggiungendo i 38,83 dollari.
Non è ancora chiaro che questi aumenti rappresentino un cambiamento di tendenza rispetto ai cali di ieri, di circa il 3%, riflettono la crescente preoccupazione per il calo della domanda mentre l'offerta aumenta. Proprio ieri la compagnia petrolifera nazionale libica ha annunciato la ripresa della produzione e l'entrata in funzione di tutti i suoi impianti.
Nel frattempo le scorte di greggio statunitense sono in aumento, secondo gli ultimi dati del Dipartimento dell'Energia statunitense. D'altra parte, l'amministrazione Trump ha annunciato nuove sanzioni sul settore petrolifero iraniano e, in particolare, sul ministro del petrolio iraniano Biyan Zanganeh.
In questo contesto, l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC) ha già indicato che la ripresa del mercato potrebbe richiedere più tempo del previsto a causa dell'aumento dei contagi in tutte le principali economie mondiali.
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