Il Sentiment ribassista cresce tra i titoli azionari in vista della decisione sui tassi della Federal Reserve

Giugno 14, 2022 12:43

Il sentiment ribassista derivante dai timori di una recessione si è diffuso sui mercati azionari globali in vista della decisione sui tassi di interesse della Federal Reserve del 15 giugno.  

Lo S&P si è trovato in pieno clima di mercato ribassista, innescando un sell-off sui mercati azionari asiatici all'inizio della settimana di trading. I titoli statunitensi sono stati colpiti dai problemi di inflazione dopo che i dati sui prezzi al consumo negli Stati Uniti per il mese di maggio hanno raggiunto un nuovo massimo di 40 anni, pari all'8,6%.  

Data la retorica aggressiva della Fed, gli investitori e i trader hanno naturalmente ipotizzato che la Federal Reserve aumenterà il tasso d'interesse di riferimento di almeno lo 0,5%, con la possibilità di un aumento dello 0,75%. Se da un lato l'inasprimento monetario potrebbe contribuire a tenere sotto controllo l'inflazione, dall'altro comporterebbe probabilmente un aumento del costo del credito per le imprese e le famiglie, riducendo la spesa dei consumatori. L'aumento dei tassi di interesse in un contesto di debolezza economica rischia inoltre di far aumentare il livello di default dei prestiti.  

Il dollaro USA è salito grazie al sentiment di beni rifugio, mentre i prezzi spot dell'oro, inversamente correlati, hanno subito pressioni al ribasso. Per quanto si parli di una recessione negli Stati Uniti, l'altra faccia della medaglia dell'aumento dei tassi di interesse comprende la possibilità di un miglioramento dei rendimenti nei mercati delle obbligazioni e del risparmio.  

Il Regno Unito ha reso noti oggi gli ultimi dati sull'occupazione in un contesto economico difficile. Il tasso di disoccupazione ILO per i tre mesi terminati ad aprile si è attestato al 3,8% rispetto al precedente risultato del 3,7%. L'alto costo della vita e l'aumento dei tassi di interesse potrebbero erodere gli investimenti nel mercato del lavoro britannico in un momento in cui la ripresa dagli impatti della COVID-19 è fondamentale.  

Per quanto riguarda le altre notizie di trading, oggi verrà pubblicato l'indice ZEW sul sentiment economico della Germania. Si prevede che l'indice si attesterà a un livello di meno 27,5 rispetto al precedente risultato di meno 34,3. Un rapporto migliore del previsto potrebbe sostenere l'euro, ma se i risultati effettivi dovessero essere peggiori del previsto, l'euro potrebbe subire maggiori pressioni.  

Infine, il rapporto di oggi sull'indice dei prezzi alla produzione (PPI) negli Stati Uniti potrebbe dare il segnale positivo all'USD. Si prevede un aumento dello 0,8% a maggio rispetto allo 0,5% di aprile. Il rapporto verrà seguito con maggiore attenzione del solito, viste le condizioni inflazionistiche della più grande economia del mondo.

Suggerimento rapido

Che cos'è l'IPP statunitense?

L'indice dei prezzi alla produzione (PPI) è un indicatore anticipatore dell'inflazione all'ingrosso dei prezzi pagati ai produttori e ai fornitori di servizi. In questo senso, "leader" non significa importante, ma significa che l'indicatore è in grado di dirci in quale direzione si sta dirigendo l'inflazione. Gli indicatori anticipatori possono essere interpretati come probabili effetti futuri, mentre gli indicatori ritardatari sono interpretati come effetti attuali.

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Questo materiale non contiene e non deve essere interpretato come un consiglio di investimento, raccomandazioni di investimento, un'offerta o una sollecitazione di transazioni in strumenti finanziari. Tali analisi di trading non sono un indicatore affidabile per qualsiasi performance attuale o futura, in quanto le circostanze possono cambiare nel tempo. Prima di prendere qualsiasi decisione di investimento, si dovrebbe chiedere consiglio a consulenti finanziari indipendenti per assicurarsi di comprendere i rischi connessi.

Sarah Fenwick
Sarah Fenwick Autore testi finanziari

Sarah Fenwick ha una formazione in giornalismo e nei media. Ha lavorato come corrispondente delle notizie sulla borsa svizzera ed esercita la professione di giornalista finanziaria ed economica da 15 anni.