La Bank of Japan alzerà i tassi di interesse?
Venerdì la Bank of Japan deciderà in merito ai tassi d'interesse, tra le aspettative di rialzo espresse dalla maggioranza degli economisti. In Europa, la governatrice della Banca centrale europea (BCE) Cristine Lagarde ha dichiarato che l'Unione Europea deve essere pronta a fronteggiare potenziali dazi statunitensi.
Indice
La decisione sui tassi d'interesse della BoJ
Venerdì mattina il consiglio direttivo della Bank of Japan deciderà in merito alla politica monetaria. Secondo le previsioni degli economisti, la BoJ potrebbe aumentare il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base, passando a una politica monetaria restrittiva in un momento in cui le principali banche centrali invece abbassano il costo del denaro. Si tratterebbe del terzo aumento dei tassi dopo quelli di marzo e luglio 2024.
In una relazione di Reuters si legge che "per evitare che il problema si ripeta, la BoJ ha preparato con cura i mercati: il governatore Kazuo Ueda e il suo vice hanno inviato chiari segnali la scorsa settimana che era assai probabile un rialzo dei tassi. Le loro dichiarazioni hanno causato un rimbalzo dello yen quando i mercati hanno scontato una probabilità di circa l'80% che venerdì 17 gennaio i tassi aumenteranno".
Diversi economisti ritengono che l'economia giapponese sarebbe pronta a gestire tassi di interesse fino all'1% senza incorrere in problemi di surriscaldamento o raffreddamento.
Per Villeroy (BCE) l'inflazione non è fonte di timori
Martedì il funzionario della Banca centrale europea (BCE) François Villeroy de Galhau ha dichiarato che "c'è verosimilmente consenso sul fatto che interverremo a ogni riunione". Il banchiere francese ha detto che il consiglio direttivo della BCE non sta seguendo una rotta prestabilita sui tassi di interesse.
In merito all'adeguamento della politica monetaria, ha osservato che "se siamo decisi circa il ritmo dei tagli dei tassi, non ci servono tagli più corposi", ma non ha escluso tagli più corposi in caso ciò si renda necessario in futuro.
De Galhau ha affermato che, se la banca centrale deve comunque rimanere vigile, tuttavia non è preoccupata per l'inflazione poiché si sono fatti progressi grazie alle sue politiche.
I dati sull'inflazione IPC di Canada e Nuova Zelanda
L'inflazione IPC del Canada è aumentata dell'1,8% su base annua a dicembre, dato leggermente al di sotto dell'1,9% previsto dagli analisti di mercato. L'IPC di fondo è invece salito dall'1,6% registrato a novembre all'1,8%.
In Nuova Zelanda l'inflazione IPC è rimasta stabile al 2,2% su base annua nel trimestre di dicembre, mentre su base trimestrale l'inflazione è salita dello 0,5%. L'istituto di statistica neozelandese ha osservato che "i prezzi sono ancora in aumento, ma non quanto registrato in precedenza. Il picco più recente è stato nel trimestre di giugno 2022, quando l'inflazione annuale ha toccato il 7,3%".
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