Cina protagonista del mercato: pessimi dati PMI manifatturieri e restrizioni sui videogiochi

Durante questa sessione di martedì, la Cina sta facendo notizia per due motivi: i videogiochi e i dati macroeconomici pubblicati. In relazione ai videogiochi, il governo cinese ha annunciato che per combattere la dipendenza che questo tipo di giochi online comporta tra i più giovani, si è deciso di limitare l'utilizzo di questi tra i minori di 18 anni ad un massimo di 3 ore settimanali dalle ore 20:00 alle ore 21:00 nel fine settimana (venerdì, sabato e domenica) e ai giorni festivi.

Questa mossa può sembrare molto strana e controversa, ma se teniamo conto che la Cina ritiene che questa dipendenza dai videogiochi possa essere pericolosa per l'economia del Paese dato che i giovani preferiscono giocare ai videogiochi piuttosto che proseguire gli studi o accedere al mercato del lavoro a tempo pieno. In questo modo il governo presieduto da Xi Jinping prosegue così con i provvedimenti adottati nel 2019 in cui limitava il tempo di gioco ai minori a un'ora e mezza del giorno fino alle 10 di sera.

Questa mossa potrebbe essere un duro colpo per questo tipo di piattaforma online, dal momento che la Cina è uno dei maggiori consumatori di questo tipo di piattaforma e aziende come Tencent, saranno costrette a introdurre cambiamenti nei loro servizi per adottare queste nuove restrizioni, aggiungendo ad esempio, sistemi di riconoscimento facciale per impedire ai minori di giocare di notte al di fuori degli orari stabiliti.

D'altra parte, anche la Cina è nelle notizie dopo che questa mattina abbiamo visto i dati PMI manifatturieri dello scorso agosto che non solo sono stati peggiori di quelli corrispondenti al mese scorso, ma sono stati anche peggiori del previsto dal consenso del mercato.

Sebbene come abbiamo accennato nella nostra analisi dello scorso luglio in relazione all'aumento della bilancia commerciale grazie alle esportazioni durante la prima metà dell'anno, nei mesi di luglio e agosto si può osservare un rallentamento dell'industria manifatturiera cinese dopo che entrambi i dati sono stati peggio del previsto.

Nello specifico, lo scorso luglio il PMI manifatturiero si è fissato a 50,4 punti rispetto ai 50,8 attesi, mentre il dato corrispondente al mese di agosto è stato fissato a 50,1 punti rispetto ai 50,2 punti attesi.

Questa riduzione dell'attività industriale manifatturiera può essere in parte spiegata dai problemi generati dalla rapida espansione della variante delta del coronavirus e dalle inondazioni registrate nel Paese asiatico nelle ultime settimane.

Se come abbiamo accennato nella nostra precedente analisi sull'indice Hang Seng questo è stato uno degli indici peggiori della prima metà dell'anno, salendo solo del 5,86%, a causa dell'inizio della forte correzione lo scorso febbraio, questo rallentamento dell'economia sta influenzando ancora di più gli indici cinesi, poiché nei mesi di luglio e agosto l'indice Hang Seng ha perso oltre il 10,20% dopo aver rotto il canale laterale rappresentato dalle bande verde e rossa. Pertanto, dopo questi cali, questo indice sta perdendo il 4,97% finora quest'anno.

Tecnicamente parlando, il prezzo ha raggiunto il target del canale; quindi, potrebbe formare un doppio minimo intorno ai minimi annuali rappresentati dalla striscia rossa inferiore. D'altra parte, se osserviamo sia il suo indicatore stocastico che il suo indicatore MACD, possiamo osservare una divergenza positiva con il prezzo; quindi, il rimbalzo dai minimi potrebbe essere rafforzato anche se per questo è fondamentale che il prezzo riesca a superare la sua media mobile a 18 sessioni che funge da principale livello di resistenza.

D'altro canto, la perdita dell'attuale supporto potrebbe aprire le porte ad un'ulteriore correzione sul prossimo livello dei 23.950/24.000 punti.

Fonte: Admiral Markets MetaTrader 5. Grafico giornaliero di HSI50. Intervallo di dati: dal 7 aprile 2020 al 31 agosto 2021. Immagine del 31 agosto 2021 alle 11:20 CEST. La performance passata non è un indicatore affidabile dei risultati futuri.

Evoluzione negli ultimi 5 anni:

• 2020: -3,40%
• 2019: 9,07%
• 2018: -13,61%
• 2017: 35,99%
• 2016: 0,39%

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