Il dollaro statunitense è sceso al minimo dell'ultimo mese

La settimana scorsa il dollaro americano ha continuato a deprezzarsi e l'indice globale delle valute di riserva è sceso ai minimi di un mese. L'alta propensione al rischio che prevale nei mercati finanziari e i nuovi massimi storici degli indici azionari stanno incoraggiando gli investitori a scegliere valute più rischiose.

USD

I dati statunitensi sono stati molto positivi e hanno mostrato una rapida ripresa. Le vendite al dettaglio del paese a marzo sono aumentate del 28% rispetto allo stesso mese di un anno fa. Durante una parte di marzo dell'anno scorso, l'economia è stata chiusa a causa della pandemia, e nel marzo di quest'anno, i residenti hanno iniziato a ricevere assegni di incentivi dallo stato, il che ha portato ad una maggiore spesa, entrambi i quali hanno portato ad una crescita impressionante. Il punto di riferimento sarà anche favorevole in aprile, quando nell'aprile 2020 il rallentamento annuale dell'economia a causa della pandemia ha raggiunto addirittura il -20%. L'inflazione si è attestata al 2,6% a marzo, superando sia le aspettative del 2,5% che l'1,7% in più rispetto al mese scorso. I volumi industriali a giugno sono stati superiori dell'1,0% rispetto a un anno fa. Il numero di nuove richieste di lavoro è sceso da 0,74 a 0,58 milioni a settimana.

La situazione pandemica nel mondo ha mostrato un numero crescente di nuovi casi, passati da 638 a 743 mila al giorno. La situazione negli Stati Uniti ha continuato a peggiorare leggermente, poiché la media settimanale è passata da 68 a 71 mila al giorno. Il numero di vaccini iniettati nel paese è passato da 179 milioni a 202 milioni, con un cambiamento di 23 milioni e un aumento ancora più rapido rispetto alla settimana precedente. Nel complesso, il numero di persone vaccinate con almeno una dose negli Stati Uniti è salito dal 34,5% al 39,0% della popolazione ed è aumentato del 4,5% nel corso della settimana. A livello globale, il numero di persone che hanno ricevuto almeno una dose in Inghilterra è salito dal 48% al 49%, mentre in Lituania la cifra è salita dal 16,6% al 20,1%, rendendola una delle migliori settimane del paese.

Euro

La coppia valutaria principale EUR/USD è salita al livello di 1,199, spinta dal mercato della domanda ad alto rischio. Tra i dati economici nel Vecchio Continente ci sono state le vendite al dettaglio di febbraio, che sono state inferiori del -2,9% rispetto a un anno fa, ma superiori del 3,0% rispetto al mese scorso. L'indice di sentimento economico ZEW in Europa è stato di 66,3 punti, e in Germania di 70,7 punti e ha mostrato un sentimento positivo tra gli operatori economici. La produzione industriale europea a febbraio è stata inferiore del -1,6% rispetto a un anno fa. La coppia EUR/USD ha chiuso la settimana con un aumento dello 0,7%.

JPY

La coppia asiatica di punta, la USD/JPY, si è deprezzata costantemente per tutta la settimana, raggiungendo 108,8 punti. Non sono stati pubblicati dati economici rilevanti. USD/JPY ha chiuso la settimana deprezzandosi del -0,8%.

GBP

Anche la coppia GBP/USD ha mostrato una tendenza coerente ed è salita al livello di 1.384 punti durante la scorsa settimana. Tra i dati economici importanti c'erano i volumi della produzione industriale di febbraio, che sono scesi del -3,5% annuo. GBP/USD ha terminato il trading settimanale deprezzandosi del -0,9%.

Eventi economici

Questa settimana inizierà con i dati sulle esportazioni e il commercio internazionale del Giappone, così come la produzione industriale del paese. I dati sul mercato del lavoro inglese saranno attesi martedì e i tassi di inflazione in Gran Bretagna mercoledì. Giovedì sono attesi una riunione della Banca centrale europea e le decisioni su un'ulteriore politica monetaria e i dati sull'attività del mercato immobiliare secondario degli Stati Uniti. Venerdì, l'attenzione si sposterà sugli indici PMI preliminari, così come l'inflazione in Giappone a marzo e i dati sulle vendite al dettaglio in Gran Bretagna.

Secondo i dati sul sentimento del mercato di Admiral Markets, il 28% degli investitori ha posizioni lunghe nella coppia EUR/USD (aumento di 2 punti percentuali rispetto alla settimana scorsa). Nella principale coppia asiatica USD/JPY, il 46% degli investitori ha posizioni lunghe (aumento di 9 punti percentuali). Nella coppia GBP/USD, il 22% dei partecipanti si aspetta un aumento (in calo di 46 punti percentuali). Tali dati di mercato vengono interpretati come controindicazioni, quindi ci si aspetta un aumento di EUR/USD, GBP/USD e USD/JPY. L'analisi dei dati di posizionamento deve essere combinata con proiezioni fondamentali e analisi tecnica.

Fonti: bloomberg.com, reuters.com, Admiral Markets MT5 Supreme Edition, investing.com

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