La ripresa dei mercati e il consolidamento delle valute

La valuta di riserva mondiale ha mantenuto il suo umore consolidativo la scorsa settimana e si è mossa intorno ai massimi di 12 mesi, anche se ha brevemente rotto al rialzo mercoledì, quando ha raggiunto il punto più alto dalla fine di settembre 2020. Tuttavia, il dollaro USA continua a contrastare la tendenza generale di alta propensione al rischio nei mercati finanziari.

USD

I dati economici degli Stati Uniti sono risultati positivi. Le vendite al dettaglio di settembre del paese sono state superiori del 14,0% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nel mercato si discute molto delle interruzioni nelle catene di rifornimento, che compromettono in parte la disponibilità delle merci. Come esempio, il produttore di automobili Toyota ha riportato un calo previsto del -15% nei volumi di produzione di novembre a causa di una carenza di parti di ricambio. Un altro dato importante è stato il tasso d'inflazione globale di settembre, che si è attestato al 5,4% su base annua ed è rimasto stabile sopra il livello del 5% per il 4° mese di fila. Contrariamente a quanto comunicato dalla banca centrale, l'inflazione non si sta riducendo e rimane elevata, e a questa tendenza si aggiunge come fattore significativo il problema dei rifugi, che ha mostrato una notevole crescita dall'inizio dell'anno e rappresenta ben un terzo dell'indice generale dell'inflazione. È stato pubblicato anche l'indice dei prezzi alla produzione, che è aumentato dell'8,6% su base annua e ha registrato un altro nuovo massimo del ciclo, suggerendo che le pressioni inflazionistiche da questo settore persistono e continueranno a riversarsi sul resto dell'economia. Nel mercato del lavoro, la carenza di lavoratori rimane grave, con il numero di posizioni aperte a 10,44 milioni, solo marginalmente in ritirata dai massimi storici. Il numero di nuove richieste di lavoro è sceso ulteriormente da 0,326 milioni a 0,293 milioni durante la settimana.

La tendenza pandemica ha mostrato segni positivi e la media settimanale dei nuovi casi globali è scesa da 408 a 402 mila al giorno. Le tendenze continentali sono rimaste invariate, con il Nord America che ha mostrato un calo settimanale del -14%, l'Asia del -8% e il Sud America del -19%, ma in Europa ha continuato a crescere ed è aumentato del +12% durante la settimana. Negli Stati Uniti, i dati hanno mostrato un ulteriore miglioramento e la media è scesa da 87 a 85 mila al giorno. Il numero di vaccinazioni somministrate è aumentato da 402 a 405 milioni, con una variazione di 3 milioni. Complessivamente negli Stati Uniti, il numero di persone vaccinate con almeno una dose è passato dal 65,3% al 65,6% della popolazione, con un aumento settimanale dello 0,3%. In Lituania, il numero di persone vaccinate con almeno una dose è passato dal 63,2% al 63,5%, con una differenza dello 0,3%.

Euro

La coppia valutaria principale EUR/USD ha riflesso il sentiment del dollaro USA e si è deprezzata al livello di 1,153 all'inizio della settimana. Successivamente, ha recuperato le perdite ed è salita al livello di 1,160. Tra i dati economici nel Vecchio Continente c'è stata la produzione industriale di agosto, che è stata superiore del 5,1% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. L'indice di sentiment economico ZEW si è attestato a 21,0 in Europa e a 22,3 in Germania, entrambi continuando il loro continuo declino. La coppia EUR/USD ha chiuso la settimana con un rialzo dello 0,2%.

JPY

La coppia asiatica più importante, USD/JPY, ha continuato a mostrare un forte sentiment di apprezzamento, con la coppia che è salita al livello 114,2, il più alto da ottobre 2018. I dati economici includevano l'indice dei prezzi alla produzione, che è aumentato del 6,3% su base annua, e la variazione dei volumi industriali di agosto, che ha raggiunto l'8,8% su base annua. USD/JPY ha chiuso la settimana di trading in rialzo dell'1,8%.

GBP

La coppia sterlina britannica e dollaro statunitense ha mostrato un sentiment positivo e si è apprezzata costantemente per tutta la settimana, terminando il trading a 1,375. I dati economici importanti hanno incluso gli indicatori del mercato del lavoro con il tasso di disoccupazione al 4,5% e i guadagni medi in aumento del 7,2% su base annua. La produzione industriale di agosto è stata del 3,7% superiore a quella di un anno prima. GBP/USD ha chiuso la settimana con un rialzo dell'1,0%. 

Eventi economici

Questa settimana inizierà con importanti dati economici dalla Cina, dove saranno pubblicati la valutazione della crescita economica, la produzione industriale e le vendite al dettaglio. Questo sarà seguito dai dati sulla produzione industriale statunitense lunedì. Non ci sono comunicati importanti in programma per martedì, mentre i dati sull'inflazione per l'Inghilterra e l'Europa sono attesi per mercoledì. Giovedì, gli investitori guarderanno le vendite di case negli Stati Uniti e venerdì l'inflazione giapponese, le vendite al dettaglio inglesi e i risultati preliminari dell'indice dei responsabili degli acquisti.

Secondo i dati sul sentiment del mercato di Admirals, il 59% degli investitori ha posizioni long in EUR/USD (in calo di -8 punti percentuali rispetto alla settimana scorsa). Nella principale coppia asiatica USD/JPY, il 10% degli investitori ha posizioni long (in calo di -1 punto percentuale). In GBP/USD, il 24% dei partecipanti si aspetta un rialzo (in calo di -22 punti percentuali). Tali dati di mercato vengono interpretati come un indicatore contrarian, per cui è probabile che EUR/USD scenda e USD/JPY e GBP/USD salgano. L'analisi dei dati di posizionamento dovrebbe essere combinata con previsioni fondamentali e analisi tecnica.

Fonti: bloomberg.com, reuters.com, Admirals MT4 Supreme Edition, investing.com

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