La Banca d'Australia conferma la stretta politica nella decisione sui tassi d'interesse di luglio
La Reserve Bank australiana ha aumentato il tasso di interesse di riferimento dallo 0,85% all'1,35% a luglio, in seguito all'aumento dell'inflazione nella dodicesima economia mondiale.
La mossa aggressiva della RBA era ormai scontata. La banca centrale ha dovuto agire in fretta per contenere l'inflazione, anche perché uno dei settori economici più importanti dell'Australia è quello minerario. Se i costi delle materie prime dovessero aumentare rapidamente, la crescita economica potrebbe essere erosa perché le esportazioni del Paese potrebbero diventare poco competitive.
L'economia australiana dipende in parte dal suo principale partner commerciale, la Cina, che applica una politica di tolleranza zero nei confronti del COVID-19, costringendola a frequenti lockdown e incidendo sulla produzione industriale. Sebbene la crescita del PIL australiano si sia mantenuta al 3,3% nel primo trimestre, le chiusure in Cina, l'aumento dei prezzi delle materie prime e la stretta monetaria potrebbero rallentare l'economia.
Il panorama dei tassi d'interesse
Negli ultimi tre mesi abbiamo assistito a una stretta monetaria in molte economie, con l'eccezione di Giappone e Cina, che rimangono conservatori.
Quali sono i livelli chiave dei tassi d'interesse nelle economie mondiali più prudenti?
Paese | Livello dei tassi di interesse % | Tasso di inflazione % |
Australia | 1.35 | 5.1 |
USA | 1.5 - 1.75 | 8.6 |
UK | 1.25 | 9.1 |
La divergenza diventa un tema evidente quando si confrontano questi Paesi al mondo con la politica monetaria più attenuata:
Paese | Livello dei tassi di interesse % | Tasso di inflazione % |
Cina | 0.35 | 2.10 |
Giappone | 0.10 | 2.5 |
EU | 0 | 8.8 |
Si prevede che la BCE aumenterà il suo tasso di interesse di riferimento alla fine del mese, il che potrebbe sostenere l'euro. La moneta unica dell'Eurozona è debole nei confronti dell'USD da marzo, quando la Federal Reserve ha iniziato a restringere la propria politica monetaria.
Altre notizie da tenere d'occhio questa settimana sono i dati sulle vendite al dettaglio dell'UE in uscita domani (mercoledì 6 luglio) e il rapporto sui posti di lavoro NFP in uscita venerdì 8 luglio. Entrambi i parametri di riferimento possono essere in grado di muovere il mercato per l'EUR e l'USD rispettivamente, a seconda dei risultati.
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