L'economia dell'Eurozona dipende dalla prossima mossa della BCE

Luglio 20, 2022 12:14

L'economia dell'Eurozona è appesa alla prossima mossa della Banca Centrale Europea (BCE), avendo raggiunto il punto di rottura tra politica monetaria allentata e inflazione. Al momento della scrittura, la guidance della BCE per i tassi di interesse è dello 0%, mentre l'inflazione è salita all'8,6% a giugno su base annua.

La banca centrale sembra consapevole dei rischi e per la prima volta in 11 anni propende per un aumento dei tassi di interesse tra lo 0,25 e lo 0,50%. La riunione di politica monetaria della BCE si terrà domani, giovedì 21 luglio.

L'euro ha guadagnato terreno grazie alla speculazione secondo cui la BCE deciderà di adottare l'opzione più aggressiva di un rialzo dei tassi dello 0,5%, ma ha ancora molta strada da fare dopo diversi mesi di debolezza nei confronti del dollaro USA. È ragionevole aspettarsi che se la BCE non dovesse agire con decisione, i mercati potrebbero perdere fiducia e l'euro potrebbe subire un nuovo sell-off.

Con la trasformazione della BCE da "colomba" a "falco", rimane solo la Banca del Giappone (BoJ) a sventolare la bandiera della politica monetaria prudente tra i Paesi del G7. A meno che, naturalmente, la BoJ non riservi una sorpresa nella sua decisione sui tassi d'interesse di luglio. La banca centrale giapponese si riunisce il 21 luglio, lo stesso giorno della BCE. Le coppie di valute dello JPY potrebbero muoversi in caso di mosse inaspettate da parte della BoJ.

In altre notizie di trading, il Regno Unito ha pubblicato questa mattina i dati relativi all'indice dei prezzi al consumo (IPC) per il mese di giugno.  Il valore di riferimento era previsto in aumento dal 9,1% al 9,3%, ma il risultato finale è stato del 9,4%. Questo potrebbe creare aspettative per un altro rialzo dei tassi da parte della Banca d'Inghilterra.

La Banca del Canada comunica oggi gli ultimi risultati dell'IPC di giugno. Si prevede che l'inflazione sia salita dal precedente 6,1% al 6,7% su base annua.

Per quanto riguarda le notizie sugli utili, la mega-capogruppo di auto ecologiche Tesla pubblica oggi i risultati del secondo trimestre. Il titolo ha attraversato una notevole turbolenza a causa della controversa acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk. La crisi cinese che ha investito il settore della produzione automobilistica non ha favorito la situazione. Inoltre, il conflitto in Ucraina ha gonfiato i prezzi delle materie prime e questo potrebbe aver influito sui risultati.

Si prevede che queste forze economiche e geopolitiche avverse abbiano ridotto i ricavi di Tesla nel periodo.

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Questo materiale non contiene e non deve essere interpretato come un consiglio di investimento, raccomandazioni di investimento, un'offerta o una sollecitazione di transazioni in strumenti finanziari. Tali analisi di trading non sono un indicatore affidabile per qualsiasi performance attuale o futura, in quanto le circostanze possono cambiare nel tempo. Prima di prendere qualsiasi decisione di investimento, si dovrebbe chiedere consiglio a consulenti finanziari indipendenti per assicurarsi di comprendere i rischi connessi.

Sarah Fenwick
Sarah Fenwick Autore testi finanziari

Sarah Fenwick ha una formazione in giornalismo e nei media. Ha lavorato come corrispondente delle notizie sulla borsa svizzera ed esercita la professione di giornalista finanziaria ed economica da 15 anni.