Mercati ancora nel Caos nella Sessione di Lunedì

Aprile 08, 2025 12:36

Parlando di sessioni di negoziazione a Wall Street, quella di lunedì è stata senz'altro movimentata.

Le azioni hanno oscillato, inizialmente in calo, poi in rialzo, poi di nuovo in calo. La volatilità ha avuto un balzo mentre l'"indice della paura" di Wall Street lampeggiava in rosso. Si sono diffuse numerose voci, poi smentite ufficialmente in quanto "notizie false", e sono state avanzate minacce di ulteriori dazi.

Diamo un'occhiata più nel dettaglio a quello che è successo negli ultimi giorni.

Il "Giorno della Liberazione"

"Cari concittadini americani, questo è il Giorno della Liberazione"

Mercoledì scorso, 2 aprile, il Presidente USA Donald Trump si è presentato nel Giardino delle Rose della Casa Bianca e, facendo uso di poteri d'emergenza, ha annunciato nuovi dazi a tutto campo contro i partner commerciali degli Stati Uniti. 

Le nuove misure includono un dazio di base del 10% su tutte le importazioni negli Stati Uniti, e inoltre dazi più elevati sui paesi che presentano un deficit commerciale particolarmente elevato con Washington, i cosiddetti "peggiori trasgressori".

Come ampiamente previsto, le prime nel mirino sono state UE e Cina. Tuttavia, sono circa 60 in totale le nazioni che sono state selezionate per l'applicazione di dazi più elevati, tra cui Giappone, Corea del Sud, Madagascar, Vietnam e Moldavia.

Così, il mondo si è avvicinato sempre di più a una guerra commerciale in piena regola e molti economisti hanno lanciato l'allarme su una potenziale recessione. L'effetto sui mercati azionari è stato rapido, poiché gli investitori hanno cercato di considerare queste preoccupazioni facendole riflettere nei prezzi.

Le Borse Mondiali crollano

Giovedì le borse globali sono crollate. Venerdì, sono crollate di nuovo.

Nel corso di queste due giornate il Dow Jones, l'S&P 500 e il Nasdaq Composite sono diminuiti rispettivamente del 9,3%, del 10,5% e dell'11,4%.

Dall'altra parte dell’Atlantico, il FTSE 100, il DAX e il CAC 40 hanno registrato in questi due giorni perdite del 6,4%, del 7,8% e del 7,4% rispettivamente.

Il Nikkei 225 giapponese è sceso del 5,4% nelle due sedute.

Giovedì lo Shanghai Composite è calato dello 0,2%, mentre l'Hang Seng di Hong Kong ha perso l'1,5%. Entrambi sono stati risparmiati dalle perdite di venerdì, poiché le borse sono rimaste chiuse per una festività nazionale.

Volatilità sui Mercati Lunedì

Dopo aver preso fiato nel weekend, lunedì i mercati hanno riaperto. In Asia e in Europa le borse hanno inaugurato la settimana nello stesso modo in cui avevano chiuso la precedente.

Il Nikkei 225 ha chiuso la sessione in calo del 3,4%. Lo Shanghai Composite e l'Hang Seng, avendo mancato il crollo di venerdì, hanno chiuso la sessione di lunedì in calo rispettivamente di ben il 7,3% e il 13,2%.

Poi ha aperto Wall Street, e la giornata si è fatta strana.

Come era prevedibile, le borse USA hanno aperto notevolmente in ribasso.

L'Indice di Volatilità CBOE (VIX), noto come "indice della paura", che misura la volatilità attesa del mercato statunitense, è balzato sopra quota 60. Per intenderci, un valore superiore a 30 è tipicamente considerato alto. 

Poco dopo le 10 del mattino, il mercato azionario ha iniziato a salire. Si vociferava che Trump stesse considerando una sospensione di 90 giorni sui dazi per tutti i paesi tranne la Cina.  

Tuttavia, il rally è stato di breve durata. La Casa Bianca ha rapidamente raffreddato gli entusiasmi in relazione al dato, cogliendo l'opportunità di definirlo una "notizia falsa". Successivamente le borse hanno oscillato, annullando i rialzi precedenti.

Prima che la giornata fosse conclusa, sono pervenute minacce da parte di Trump di ulteriori dazi contro la Cina, in risposta alla decisione di Pechino di colpire le esportazioni USA con un dazio reciproco del 34%.

"Se quel dazio non viene rimosso entro domani a mezzogiorno, stiamo imponendo un dazio del 50 per cento in aggiunta ai dazi che abbiamo già imposto".

Nonostante il caos di lunedì, l'S&P 500 e il Nasdaq hanno chiuso la sessione relativamente invariati, rispettivamente con una perdita dello 0,2% e con un rialzo dello 0,1%. Il Dow è sceso dello 0,9% durante la sessione.

Le Vendite si estendono ad altri Asset

Non sono solo le azioni ad aver reagito negativamente agli ultimi annunci di nuovi dazi di Trump.

Nelle tre sessioni che hanno seguito la dichiarazione di mercoledì, i benchmark del petrolio greggio Brent e WTI sono scesi del 14,3% e del 14,6%, a causa delle preoccupazioni per le ripercussioni sulla crescita globale. Il rame, tipicamente visto come un indicatore della salute economica, ha perso il 14,8% nel corso delle tre sessioni.

Sebbene il Dollar Index, che misura la quotazione del biglietto verde rispetto a un paniere di valute straniere, sia sceso giovedì dell'1,6%, ha recuperato terreno nelle sessioni successive.

Anche gli attivi di solito considerati beni rifugio non sono stati immuni all'ondata di vendite.

I prezzi dell'oro sono volati nel 2025; tuttavia, il metallo giallo non ha evitato le ripercussioni degli annunci dei dazi di mercoledì. Nelle successive tre sessioni, i prezzi dell'oro sono scesi del 5,4%.

Una reazione simile può essere osservata nei titoli di stato statunitensi. Giovedì e venerdì della scorsa settimana i Buoni del Tesoro USA a 10 anni sono scesi del 3,1%. Tuttavia, si sono ripresi nel corso della sessione di ieri.

La reazione negativa registrata nei beni rifugio indica che alcuni investitori stanno scegliendo di evitare tutto tranne il buon vecchio denaro contante.

Cosa aspettarsi questa Settimana

Nonostante le minacce di Trump di applicare ulteriori dazi alle merci cinesi, oggi Pechino si è mostrata risoluta, promettendo di "combattere fino in fondo" se Washington metterà in atto le proprie minacce.

Questa mattina le borse asiatiche hanno recuperato terreno: sta crescendo infatti l'ottimismo sul fatto che il Giappone riesca a raggiungere un accordo con Washington sui dazi. Anche le materie prime hanno iniziato bene la sessione martedì mattina.

Per il resto della settimana, l'unica certezza sembra essere che continuerà a permanere l' incertezza. I trader dovrebbero aspettarsi che la volatilità rimanga elevata e prendere le necessarie precauzioni se decidono di fare trading.

Ricorda, sebbene l'aumento della volatilità possa presentare ulteriori opportunità, aumenta anche significativamente i rischi associati al trading. Per coloro che sono già investiti nel mercato, cerca di rimanere calmo. Gli investitori dovrebbero cercare di rimanere razionali ed evitare di prendere decisioni basate sulla paura.

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Roberto Rivero
Roberto Rivero Autore testi finanziari, Admirals, Londra

Roberto ha passato 11 anni a progettare sistemi di trading e decisionali per trader e gestori di fondi e altri 13 anni in S&P, lavorando con investitori professionali.