Inflazione IPC e nuovi dazi USA al centro dell'attenzione

Febbraio 11, 2025 16:27

Questa settimana niente decisioni sui tassi di interesse da parte delle grandi banche centrali, ma saranno comunque pubblicati dati economici che potrebbero influenzare i mercati nei prossimi giorni. Tra questi il rapporto sull'inflazione IPC negli USA, l'indagine sul PIL del Regno Unito e i dati sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti.

Il presidente USA Donald Trump ha annunciato nuovi dazi del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio negli Stati Uniti, che entreranno in vigore "quasi immediatamente".

L'oro ha toccato un nuovo record storico a 2.900 dollari l'oncia, poiché le paure legate alle guerre commerciali hanno spinto gli investitori ad acquistare gli asset considerati beni rifugio. Le quotazioni dell'oro sono cresciute del 9% dall'inizio dell'anno.

L'ICP USA di gennaio 2025

Mercoledì il Dipartimento di Statistica del Lavoro USA pubblicherà il rapporto sull'inflazione IPC degli Stati Uniti per il mese di gennaio. Gli economisti prevedono che l'inflazione complessiva rimarrà stabile al 2,9% su base annua, mentre l'inflazione mensile potrebbe scendere allo 0,3% contro lo 0,4% registrato a dicembre.

L'obiettivo della Federal Reserve (Fed) è portare l'inflazione al 2,0%, ma ciò si è rivelata un'impresa difficile dal momento che l'economia USA è in piena espansione. In passato si prevedeva che la Fed avrebbe abbassato ulteriormente i tassi di interesse, ma ora sembra che il suo consiglio direttivo, il Federal Open Market Committee, potrebbe mettere in pausa l'attuazione della politica monetaria, specialmente con l'incognita rappresentata dagli effetti delle guerre commerciali e dei dazi.

In un rapporto pubblicato dagli analisti di ING il 7 febbraio si legge: "L'inflazione vischiosa e la minaccia dei dazi hanno prematuramente frenato le ambizioni della Fed di riportare i tassi di interesse alla neutralità. L'inflazione USA farà presto parlare di sé, con il rischio che assistiamo a incrementi dello 0,3% su base mensile sia per il dato complessivo che per quello di fondo. Se è vero che nei giorni scorsi Trump ha fatto marcia indietro sui dazi, c'è ancora tuttavia la sensazione che questi saranno probabilmente introdotti nel secondo trimestre, quando il Dipartimento del Commercio avrà presentato il rapporto sulle pratiche commerciali adottate dai governi stranieri. Quindi è probabile che l'inflazione rimarrà elevata e che la Fed non taglierà i tassi prima di giugno".

Il PIL del Regno Unito del quarto trimestre 2024

Giovedì mattina sarà il turno dell'istituto britannico di statistica (Office for National Statistics, ONS) di pubblicare il rapporto sul PIL del Regno Unito per il quarto trimestre del 2024. Secondo gli economisti l'economia britannica dovrebbe essere cresciuta dell'1,1% su base annua, e calata invece dello 0,1% su base mensile.

La confederazione delle imprese britanniche (Confederation of British Industry, CBI) prevede che "il PIL del Regno Unito sarà cresciuto dello 0,9% nel 2024. Guardando al futuro, l'attività economica aumenterà al ritmo costante ma poco entusiasmante dell'1,6% nel 2025 e dell'1,5% nel 2026.

La Camera dei Comuni (il ramo inferiore del Parlamento, N.d.T.) ha menzionato in un rapporto che la debole crescita del PIL dovrebbe proseguire nei primi mesi del 2025, tra la scarsa fiducia delle imprese. Nel suo rapporto si osserva che "il PIL è rimasto stabile nel secondo semestre del 2024 e i sondaggi tra le imprese indicano che l'attività economica è stata debole all'inizio del 2025. Le imprese hanno espresso preoccupazione per i prossimi aumenti delle imposte; alcune affermano che ridurranno l'occupazione e aumenteranno i prezzi di conseguenza".

Le vendite al dettaglio USA di gennaio 2025

I dati sulle vendite al dettaglio negli USA per il primo mese dell'anno saranno l'ultimo rapporto interessante della settimana, previsto per venerdì. Le vendite al dettaglio sono ampiamente seguite da investitori e trader come un indicatore dei consumi, che sono uno dei principali motori dell'economia USA.

Secondo le previsioni degli economisti le vendite al dettaglio diminuiranno dello 0,1% su base mensile, mentre le vendite al dettaglio di fondo potrebbero aumentare dello 0,3%, dato inferiore al +0,4% di dicembre.

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Miltos Skemperis
Miltos Skemperis Scrittore di contenuti finanziari

Miltos Skemperis ha una formazione giornalistica e di gestione aziendale. Ha lavorato come reporter in diversi canali televisivi e giornali. Negli ultimi sette anni Miltos si è dedicato alla scrittura di materiali finanziari.