Prospettive di mercato - Economia britannica frenata dall'inflazione
Il sentiment degli investitori nel Regno Unito è diffidente, a causa dell'inflazione elevata e dell'aumento dei tassi d'interesse, mentre i consumatori lottano contro l'elevato costo della vita. Per questo motivo è fondamentale che il mercato del lavoro del Regno Unito rimanga solido, visti i rischi negativi per il sentiment e la crescita economica.
Il calo dei prezzi del greggio aiuterà l'economia del Regno Unito?
La dipendenza globale dai combustibili fossili presenta vantaggi e svantaggi. Il greggio, il gas naturale e il carbone hanno favorito lo sviluppo economico e industriale, ma producono così tanti gas a effetto serra da danneggiare l'ambiente a causa dei cambiamenti climatici e dell'inquinamento. Tra gli svantaggi ci sono anche le continue perturbazioni geopolitiche che influiscono sull'offerta, tra cui l'attuale conflitto in Ucraina e il conseguente sconvolgimento delle forniture di gas naturale e greggio all'Europa dalla Russia.
I trader di greggio hanno prezzato le loro aspettative di una recessione più profonda negli Stati Uniti e potenzialmente nel Regno Unito, spingendo i prezzi spot al ribasso. L'inflazione sui mercati del greggio si è innescata nel secondo trimestre dopo lo scoppio dei combattimenti tra Russia e Ucraina e in reazione alla rapida ripresa dell'economia globale dopo la fase più acuta della pandemia COVID-19.
Le prospettive dei mercati del greggio sono cambiate per ragioni diverse dai timori di recessione, in quanto la domanda si è spostata dalla Russia agli Stati Uniti. L'Agenzia per l'Informazione sull'Energia (EIA) prevede un massiccio aumento della domanda di greggio statunitense nel 2023 e le scorte attuali del Paese sono in aumento.
La maggior parte della nuova domanda di petrolio statunitense proviene dall'Europa, che si affanna a sostituire le abituali forniture dalla Russia. L'inflazione nei mercati del greggio e del gas naturale ha innescato una crisi del costo della vita nell'Eurozona e ha spinto la Banca Centrale Europea (BCE) su un percorso fortemente aggressivo.
La BCE ha appena aumentato il tasso di interesse di riferimento dello 0,75%, portandolo all'1,25%. Sarà sufficiente a contenere l'inflazione nel breve periodo? Il tempo lo dirà, ma se paragoniamo la politica della BCE a quella della Federal Reserve, ci sono voluti più di due rialzi dei tassi perché l'inflazione iniziasse a scendere. D'altra parte, l'euro ha trovato sostegno dopo la decisione della BCE sui tassi, salendo sopra la parità con l'USD. La capacità della moneta unica dell'Eurozona di mantenersi a galla dipende dalla crescita economica del blocco e dai futuri aumenti dei tassi d'interesse.
Il calo dei prezzi del greggio contribuirà probabilmente a contenere l'inflazione nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Europa, ma i mercati petroliferi sono ancora molto incerti a causa dei rischi geopolitici. Inoltre, l'OPEC ha tagliato a sua volta la produzione a causa dell'aumento del rischio di recessione globale, il che potrebbe influire sulla dinamica dei prezzi del greggio nel breve termine.
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